28 febbraio 2007

I cieli di Escaflowne


I cieli di Escaflowne (天空のエスカフローネ, Tenkū no Esukafurōne, letteralmente "Escaflowne del cielo" ma noto anche col titolo internazionale The Vision of Escaflowne), è un anime di 26 episodi di Shoji Kawamori prodotto dalla Sunrise. La versione originale andò in onda in Giappone dal 2 aprile al 24 agosto 1996. Possiede vari elementi comuni ai generi shōjo, shōnen, romanzesco e mecha, e ne sono stati tratti due manga ed un film d'animazione (Escaflowne - The movie).
In Italia, l'anime de I cieli di Escaflowne è stato pubblicato in 5 DVD da Dynit ed è stato trasmesso dalla rete MTV.

Particolarmente potente fra questi Paesi belligeranti è l'impero di Zeibach (letto in tedesco Zaibah) che possiede un esercito efficiente, numeroso e tecnologicamente schiacciante. Sullo sfondo di questo scenario c'è il ricordo della perduta civiltà di Atlantide ed in particolare della macchina di predizione del destino che permette di realizzare qualunque desiderio. Van e Hitomi, insieme ad alleati e nemici che incontreranno durante il loro cammino, dovranno cercare di sopravvivere in questo problematico scenario evitando che la guerra porti alla distruzione del mondo di Gaea. E, al tempo stesso, dovranno chiarire i confusi sentimenti che provano l'uno nei confronti dell'altra.

Codani con il Windowcolor!!!

Ragazzi ieri mi è venuta un'altra mega idea su come eseguire dei bellissimi Codani. Ho provato a farli con i Window color e devo dire che il risultato è davvero bello! La cosa figa dei windoecolor è che puoi attaccarli e staccarli su qualsiasi superficie.
Adesso vi spiego in pochi passaggi come farli:

1) Dovete procurarvi dei Windowcolor come quelli della foto. Se volete fare i codani vi serve un verde un bianco perlato o in alternativa al bianco il fluo (quello fluorescende al buoi veramente un bel effetto) e un tubetto di gutta nera.

2) Disegnate su un foglio di carta le immagini dei Codani... se nn siete bravissimi a disegnare potete cliccare su questa immagine e ricopiare direttamente questi. Se li disegnate voi nn fate un disegno troppo elaborato altrimenti sarà difficile ricalcarlo con la gutta.


3) Inserite la vostra opera d'arte in una teca trasparente di quelle lucide è importante altrimenti i windowcolor nn rendono su quelle opache.


4) Ricalcate i bordi del vostro disegno con la gutta nera cercando di eseguire un tratto più omogeneo possibile.

5) Iniziate a riempire gli spazi del disegna con gli appositi colori.

6) Lasciare ad asciugare per una notte intera, minimo 8 ore... ATTENZIONE questi colori nn vanno via facilmente dagli indumenti ed è molto facile sporcarsi cercate di nn mettervi a farli con la vostra nuova camicia D&G... lol

27 febbraio 2007

Modena City Ramblers - Riportando Tutto A Casa (1994) - In Un Giorno Di Pioggia


Is è mo laoch, mo ghile mear
Is è mo Shaesar
ghile mear
Ni fhuras fein aon tsuan as sean
o chuaigh i gcein mo ghile mear

Addio, addio e un bicchiere levato al cielo d'Irlanda e alle nuvole gonfie.
Un nodo alla gola ed un ultimo sguardo alla vecchia Liffey e alle strade del porto.
Un sorso di birra per le verdi brughiere e un altro ai mocciosi coperti di fango,
e un brindisi anche agli gnomi a alle fate, ai folletti che corrono sulle tue strade.

Hai i fianchi robusti di una vecchia signora e i modi un po' rudi della gente di mare,
ti trascini tra fango, sudore e risate e la puzza di alcool nelle notti d'estate.
Un vecchio compagno ti segue paziente, il mare si sdraia fedele ai tuoi piedi,
ti culla leggero nelle sere d'inverno, ti riporta le voci degli amanti di ieri.

E' in un giorno di pioggia che ti ho conosciuta,
il vento dell'ovest rideva gentile
e in un giorno di pioggia ho imparato ad amarti
mi hai preso per mano portandomi via.

Hai occhi di ghiaccio ed un cuore di terra, hai il passo pesante di un vecchio ubriacone,
ti chiudi a sognare nelle notti d'inverno e ti copri di rosso e fiorisci d'estate.
I tuoi esuli parlano lingue straniere, si addormentano soli sognando i tuoi cieli,
si ritrovano persi in paesi lontani a cantare una terra di profughi e santi.

E' in un giorno di pioggia che ti ho conosciuta,
il vento dell'ovest rideva gentile
e in un giorno di pioggia ho imparato ad amarti
mi hai preso per mano portandomi via.

E in un giorno di pioggia ti rivedrò ancora
e potrò consolare i tuoi occhi bagnati.
In un giorno di pioggia saremo vicini,
balleremo leggeri sull'aria di un Reel.

26 febbraio 2007

La Città Incantata.



Chihiro è una ragazzina di 10 anni, capricciosa e testarda convinta che l'intero universo debba sottostare ai suoi capricci.
Quando i suoi genitori, Akio e Yugo, le dicono che devono cambiare casa, la bambina va su tutte le furie e nn fa nulla per nascondere la sua rabbia.
Abbandonando per sempre la vecchia casa, Chihiro si aggrappa al ricordo dei suoi amici e di un mazzo di fiori, ultima tracce della sua vecchia vita.
Arrivati in fondo ad una misteriosa strada senza uscita, Chihiro ed i suoi genitori si trovano di fronte ad un imenso edificio rosso sulla cui facciata si apre una galleria senza fine che assomiglia ad una gigantesca bocca.
Con una certa riluttanza , Chihiro segue i genitori nel tunnel.
Il tunnel li conduce ad una città fantasma, dove li aspetta un suntuoso banchetto. Akio e Yugo si gettano famelici sul cibo e vengono trasformati in maiali sotto gli occhi della figlia.
Sono scivolati in un mondo abitato da antiche divinità e esseri magici , governata da una strega malvagia, l’arpia Yubaba.
Yubaba spiega a Chihiro che gli umani intrusi nel suo mondo, vengono trasformati in animali e successivamente mangiati. Coloro che riescono a sfuggire a questo tragico destino saranno condannati all’anientamento quando verrà dimostrato che nn servono a nulla.
Per fortuna di Chihiro, trova un alleato nell’enigmatico Haku. Per ritardare il più possibile il terribile giorno della resa dei conti e sopravvivere in un mondo strano di pericoli.
Tuttavia, Chihiro crescerà, lavorerà e avrà consapevolezza dei propri sentimenti; incontrerà il giovane Haku e insieme ad esso, (ri)troverà sia se stessa, sia la sua famiglia.
Miyazaki, questa volta, parte dallo schema classico della fiaba, proponendosi, in questo modo, con due piani di lettura, diversi per pubblico: da un lato, la storia, il disegno, i colori e la semplicità adottata per conquistare i più piccoli(target quasi escluso dai precedenti lavori, perlomeno nel nostro paese), dall’altro, con un simbolismo e una poetica eccezionale, si apre all’interpretazione di adolescenti e adulti.
Le metafore sono sottili, i tempi classici della poetica di Miyazaki sono espressi con tono più pacati di altre opere (sempre presente la sensibilità verso l’ecologia, ma certamente più velata che in Mononoke Hime) e il tutto segue un percorso tutt’altro che onirico(non possiamo confonderlo con l’ermetismo dell’Alice disneyniana), ma piuttosto introspettivo, auto cosciente, fantasioso come la mente di un bambino che cresce e che forse ha paura di conoscersi e scoprirsi.
Il regista ci racconta Chihiro con gli occhi di Chihiro, e, per farlo, usa il suo stile: un “grande stile” nipponico, ma non troppo, che, per come guarda verso occidente, ricorda un po’ Kurosawa.
Proprio come il grande regista cinematografico, anche Miyazaki prende in esame le grandi tematiche universali e le descrive con le tradizioni della sua terra natale (l’uso della mitologia orientale, l’ambientazione delle terme in stile classico, il simbolismo animale e l’assenza di gradi monologhi e i dialoghi contenuti), oltre allo “sbizzarrirsi” nel creare le figure dei personaggi più strambi (e con la scusa degli spettri, se ne vedono di tutti i colori!).La rappresentazione è superlativa: si abbandonano un po’ i grandi paesaggi immensi, i cieli più che azzurri o gli orizzonti irraggiungibili, per una cura del particolare, a tratti quasi maniacale (da notare tutti i piccoli movimenti presenti, compresi quelli della maschera apparentemente impassibile dello spirito Senza Volto).
Colori formidabili, fotografia elegante e a tratti sublime (particolarmente significativa la scena del viaggio in treno), ma soprattutto, una fluidità di movimento impeccabile, mirabilmente unita a un tocco di CG.
Un attenzione particolare alle musiche di Joe Hisaishi, che con la loro perfezione, rendono il film ancor più sorprendente.
Purtroppo, però, come tutti i film di animazione, anche Spirited Away ha i suoi limiti, dovuti più che altro ai temi proposti, piuttosto classici: molti non sopportano il “buonismo” alla Miyazaki, per le tematiche pacifiste, ecologiste, e in effetti, anche in quest’opera, si rischia sempre di cadere nel sentimentalismo o comunque nel cliché “da fiaba”.

Il titolo originale è: Sen to Chihiro no Kamikakushi (ovvero: la sparizione di Sen e Chihiro) accreditato in America come Spirited Away e trasformato in Italia con “La Città Incantata”.
Il film è vincitore dell’Orso d’Oro al Festival di Berlino e dell’Oscar come Miglior Film d’Animazione.
Un consiglio: da vedere fino alla fine dei titoli di coda per nn perdersi i meravigliosi disegni che li accompagnano!


24 febbraio 2007

Il nuovo film dello Studio Ghibli! Gedo Senki - Tales from Earthsea.


Tratto da Il Mago di Earthsea, terzo libro de La Saga di Earthsea di Ursula K. Le Guin, Gedo Senki è il nuovo film dello Studio Ghibli, che vedrà alla regia Goro Miyazaki, figlio del maestro Hayao.
Tradotto anche in italiano, il libro dell'americana Le Guin è considerato un capolavoro, un opus narrativo che si colloca come stile a metà strada tra il fantasy eroico ed il fantasy alla Tolkien.
Il mondo di Earthsea è un mondo di arcipelaghi formati da numerose isole e vasti oceani, dove dimorano maghi, draghi ed ombre e dove le leggi della magia sono esatte ed inevitabili come quelle della scienza.Il Mago di Earthsea narra le avventure di Ged, che ancora fanciullo apprese la conoscenza delle arti magiche al seguito dei grandi maghi dell'Arcipelago.
Nel destino di Ged, che da adulto assumerà il nome di Sparrowhawk, c'è scritto che diventerà un gran domatore di draghi e un riverito arcimago. Purtroppo la sua vita non sarà tutta rose e fiori, ma il suo cammino sarà costellato di molti errori che commetterà, spinto dal desiderio di imparare troppo in fretta.
L'utilizzo incosciente dei suoi poteri aprirà uno spiraglio nel mondo dell'aldilà, e farà comparire l'Ombra della sua stessa morte che lo inseguirà per ucciderlo.
L'avventura è una metafora del cammino della vita e della contrapposizione tra il bene ed il male, tra Ged e la sua parte peggiore che prende vita e gli si contrappone.
Il film che segna il debutto di Goro Miyazaki alla regia, è la prima grande produzione dello Studio Ghibli non diretta dai due mostri sacri Miyazaki e Takahata, e segna una svolta che potrebbe consentire alla casa di produzione giapponese di realizzare altri capolavori anche nei prossimi decenni.
La serie di novelle della Le Guin era già stata trasposta nel 2004 in una miniserie dal vivo per il canale statunitense di fantascienza Sci Fi Channel, purtroppo con scarso successo.
Ragazzi che dire mi guardo il film in lingua orininale e mi leggo i libri!!!

Nausicaä della Valle del Vento!


Ragazzi Nausicaä della Valle del Vento è stato in assoluto il primo cartone di Miyazaki che vidi! Penso che avevo 7 anni al max e lo guardavo insieme a mio Papà... nella mia mente avevo vaghi ricordi di questo cartone e quando ho scoperto che era di Miyazaki mi sono fiondato a comprare il DVD! Vi lascio alla recensione del Film buona lettura!
Nausicaä della Valle del Vento ( 風の谷のナウシカ, Kaze no tani no Naushikaä) è il secondo lungometraggio d'animazione diretto da Hayao Miyazaki.
Uscito nel 1984, questo film è rimasto per molto tempo invisibile in occidente ed in Italia, privando il pubblico, fino all'uscita del DVD, di quello che in tutto il mondo è unanimemente considerato un autentico capolavoro.
Un'adattamento è andato in onda nei primi anni'90 in un contenitore di programmi per bambini su RAIUNO.
Come in tutti i film del maestro giapponese, il character design, la realizzazione dei fondali e l'animazione sono realizzati in maniera impeccabile. Anche la colonna sonora, composta dal fidato collaboratore Joe Hisaishi, è evocativa e di altissimo livello.
Il film tratta alcune tra le tematiche più care al regista giapponese: il rapporto uomo-natura, le cause di conflitto tra gli uomini e con le forze che agitano il mondo.
Siamo in un futuro remoto, in cui il mondo come lo conosciamo noi è stato devastato da guerre apocalittiche. A causa della distruzione portata dai guerrieri invincibili, giganteschi automi creati dall'uomo e dotati di arsenali atomici, tutto il pianeta è stato sconvolto e trasformato. Gli uomini, sterminati e ridotti di numero, vivono in piccoli regni isolati, mentre gran parte del pianeta è ricoperta da una immensa giungla: la Giungla Tossica, in cui vivono enormi e mostruosi insetti prodotti dal mutamento e le piante rilasciano nell'atmosfera spore velenose, minacciando la sopravvivenza degli insediamenti umani.
In questo mondo, ripiombato in uno stato medievale, ma in cui sussistono retaggi tecnologici dell'antica civiltà (le macchine volanti, elemento presente in molte opere di Miyazaki, le armi da fuoco, etc...), vive Nausicaä, ragazzina determinata e coraggiosa, la figlia del capo della Valle del Vento.
Mentre gran parte degli uomini sopravvissuti alla catastrofe vivono in un rapporto conflittuale con la nuova natura minacciosa, Nausicaä, forte del suo amore per ogni forma di vita, cerca di capire le cause del mutamento e la vera essenza della Giungla Tossica. Mentre gran parte degli uomini cercano di combattere contro la Giungla, Nausicaä comprende che è necessario difenderla, ma un fatto imprevisto e sconvolgente minaccia di portare distruzione nel suo villaggio e nel mondo intero.
La Valle del Vento diventa, infatti, un campo di battaglia quando le truppe di Tolmekia, guidate dalla loro regina, giungono nella valle sulle tracce di una nave precipitata del regno di Pejite.
L'obiettivo dei Tolmekiani è di riportare il dominio dell'uomo sul pianeta, grazie alla tecnologia della civiltà distrutta. Con l'uso delle armi riescono a soggiogare gli indifesi abitanti della valle e si preparano a risvegliare uno dei potenti Guerrieri Invincibili per scatenare una guerra contro la Giungla.
Solo grazie all'intervento di Nausicaä il suo pacifico regno e l'intero mondo saranno salvati da una nuova distruzione ed ella riuscirà a portare pace tra uomini e fra uomini e natura.
Nausicaä della Valle del Vento è, in definitiva, uno stupendo inno al pacifismo ed all'ecologismo, un deciso atto d'accusa contro la tendenza umana a portare distruzione e a distruggere sé stesso ed i suoi simili, un apologo del rispetto della natura e della vita, in qualunque forma essa sussista.
La Giungla Tossica non è malvagia, ma è la reazione della natura alla devastazione prodotta dall'uomo. I suoi alberi purificano l'acqua e la terra, avvelenate dall'uomo, e come effetto secondario rilasciano le spore nell'atmosfera. Il film vuole insegnare ad avere rispetto per il diverso, che all'inizio provoca paura e sgomento solo perché non lo si conosce. È la paura del diverso a spingere gli uomini a combattere contro la Giungla, è la paura degli estranei a provocare i conflitti tra gli uomini.
Nausicaä, personaggio positivo, cerca in ogni modo di pacificare gli uomini e di sedare le cause del conflitto, giungendo addirittura a mettere a repentaglio la propria vita e a perdonare gli assassini di suo padre per non alimentare la spirale dell'odio e della violenza. Ma a questo personaggio positivo, come in tutti i film del maestro giapponese, non ci sono personaggi totalmente negativi che gli si contrappongono. La regina di Tolmekia ha le sue luci e le sue ombre ed è spinta ad agire come fa da ragioni profonde, seppur sbagliate.
La riconciliazione finale, sugellata dall'"abbraccio" della giovane Nausicaä, conclude il film in maniera luminosa.

23 febbraio 2007

Incredibile!!!

Cavolo Ragazzi ho visto una cosa carinissima! Ero a prendere misure per eseguire un disegno con Cad... e cosa vedo... 23 bruchi in fila indiana che passeggiavano allegramente sulle scale della caserma dei pompieri di Postal... Che belli! Logicamente ho fatto alcune foto! E a pensarci oggi è pure il 23... che coincidenza...








21 febbraio 2007

MARTEDì-ISSIMO!!!

Ecco le foto di martedì grasso!
Appena Marco mi passa le sue aggiornerò l'articolo!
Cmq è stato un super carnevale!!!
Che Sete!!!














































































20 febbraio 2007

Pensieri e Ricordi


Pensarti m'offende!

Ricordarti mi sorprende!


(Paolo 20/02/2007)

16 febbraio 2007

INIZIA CARNEVALE!

Ragazzi che serata ieri!!! Mi sono stradivertito vestito da "Der Paul" un misto tra barbone e bauer della val Passiria. Dopo aver girato tutti i bar di Merano... almeno quelli che erano aperti siamo arrivati allo Sketch dove la mia maschera è stata riconosciuta la più bella e simpatica della serata... sarà perchè ero fuori di melone!



Beh vi lascio un pò di foto valutate voi!